02 / 2020 – INDENNITA’ 600 EURO”

Prime istruzioni dall’Inps con il messaggio n. 1381 del 26.03.2020:
Le prestazioni saranno accessibili esclusivamente in modalità telematica, ragion per cui si rende necessario, per il contribuente, dotarsi di pin dispositivo rilasciato dall’Inps (o pin ordinario, per alcune attività semplici di consultazione o gestione); spid di livello 2 o superiore; carta di identità elettronica 3.0; carta nazionale dei servizi (smart card).
Al fine di garantire a tutti i contribuenti l’accesso alle prestazioni economiche, l’Inps, da un lato, ha previsto la possibilità di inoltrare la domanda con modalità semplificate, e, dall’altro, sta predisponendo una nuova procedura di rilascio diretto del pin dispositivo tramite riconoscimento a distanza. Quest’ultima procedura sarà gestita dal Contact Center e consentirà ai cittadini di ottenere, in un unico processo da remoto, un nuovo pin con funzioni dispositive, senza dover attendere gli ulteriori 8 caratteri del pin che, ad oggi, sono spediti a mezzo posta.
Si rende tuttavia necessario attendere un successivo messaggio per poter avere maggiori dettagli in merito alla procedura in esame, nonché per conoscere la data di avvio del nuovo servizio.
In alternativa, è stato previsto un meccanismo “semplificato” di richiesta del pin, il quale, però, potrà essere utilizzato esclusivamente con riferimento alle seguenti domande previste dal D.L. 18/2020 nell’ambito dell’emergenza sanitaria Coronavirus:
indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;

  • indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
  • indennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • indennità lavoratori del settore agricolo;
  • indennità lavoratori dello spettacolo;
  • bonus per i servizi di baby-sitting.


La modalità semplificata si sostanzia nella possibilità di richiedere le prestazioni inserendo esclusivamente la prima parte del pin, ricevuto via sms o mail subito dopo averlo richiesto. A tal proposito si ricorda che la richiesta del pin può essere effettuata attraverso i seguenti canali: sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta pin”; Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del pin, l’Inps invita a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta. Pare comprendere che le domande non potranno essere trasmesse dall’intermediario, dovendo il cittadino agire direttamente con il proprio pin (salvo, ovviamente, successivi chiarimenti).
E’ stato definitivamente chiarito che la sospensione dei versamenti contributivi comprende anche quelli relativi alla quota a carico dei lavoratori dipendenti.
Di seguito ricordo alcuni punti principali della circolare 1 del 21/03/2020:

  • Sono sospesi i versamenti delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi Inail fino al 31 maggio 2020 per chi ha un fatturato sotto i 2 milioni di euro, senza applicazione di sanzioni e interessi; da tale data la possibilità di saldare in 5 rate mensili di pari importo;
  • Credito d’imposta del 60% dell’ammontare del canone di locazione (per immobili nella categoria catastale C/1), relativo al mese di marzo 2020, ai soggetti esercenti attività d’impresa (botteghe e negozi) da utilizzare a decorrere dal 25/03/2020 con codice tributo 6914;
  • Sospensione per un periodo di 9 mesi dal pagamento mutuo prima casa con provvedimento esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre
  • successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019;
  • Il pagamento delle rate dei prestiti accordati da banche o altri intermediari finanziari alle Pmi e alle microimprese è sospeso fino al 30 settembre 2020. La data di restituzione dei prestiti non rateali con scadenza anteriore al 30 settembre 2020 dovrà essere rinviata fino a quest’ultima data. Le linee di credito accordate “sino a revoca” e i finanziamenti accordati a fronte di anticipi su crediti non possono essere revocati fino al 30 settembre (rivolgersi alla propria banca per le richieste);
  • Per 9 mesi dal provvedimento, lo stato fornisce una garanzia per prestiti fino a 5 milioni di euro volta a investimenti e ristrutturazioni di situazioni debitorie, nel rispetto delle garanzie e dei limiti previsti dal provvedimento stesso.
  • In attesa di ulteriori decreti che dovrebbero uscire per fine marzo e a decreti regionali, dei quali verrete informati, con la presente siamo a porgere i più Cordiali Saluti.